sabato 19 gennaio 2013

Cos'è l'insulina? L'importanza di un regime alimentare a basso stimolo insulinico

 


L’INSULINA è un ormone prodoto dal pancreas in risposta ad una alimentazione con un prevalente utilizzo di carboidrati.
Una volta ingeriti ed arrivati nel tubo digerente, i carboidrati vengono scissi in zuccheri semplici e assorbiti dalla mucosa intestinale, passando poi nel torrente circolatorio. Qui gli zuccheri stimolano il pancreas a produrre Insulina, la quale ha il compito di trasportarli dal sangue ai tessuti legandosi ai recettori tessutali che si trovano prevalentemente sul muscolo, fegato e tessuto adiposo.
Gli zuccheri si depositeranno nel muscolo e nel fegato sotto forma di glicogeno, mentre nel tessuto adiposo cone trigliceridi.  
Una alimentazione con carboidrati in eccesso porta ad un aumento di glucosio (zuccheri ) nel sangue uin quanto l’inulina non riesce più a svolgere il suo lavoro efficientemente e inizia il fenomeno di glicosilazione delle proteine, situazione in cui le molecole di zucchero , perché in eccesso, vengono legate alle proteine in quantità elevata, soprattutto all’emoglobina (trasportatrice di ossigeno), ed anche al collagene, compromettendo la salute dell’organismo. Per cui alti livelli di zucchero nel sangue andranno a legarsi a sempre più emoglobina aumentando il valore di Emoglobina Glicosilata( se> 6,5-7) che è un indice di uno squilibrio metabolico. Se si avrà sia un aumento dell’isulinemia che dell’emoglobina glicosilata nel sangue il soggetto è sulla via di poter sviluppare il “Diabete”.
 
 
Cosa succede quando l’isulina inizia ad aumentare? Ci sarà:
 
o    attivazione di Enzimi che favoriscono la sintesi di tessuto adiposo
o    effetto negativo sulla cascata degli eicosanoidi
Per il primo punto l’insulina agisce sull’attività della lipoprotein lipasi, enzima che blocca la liberazione degli acidi grassi dal tessuto adiposo, rendendoli non più utilizzabili come carburante; al contrario l’ormone che stimola la loro liberazione è il glucagone (per cui ricordiamo che l’ingestione di carboidrati stimola la liberazione di insulina, mentre l’ingestine di proteine stimola la liberazione di glucagone).
Per il secondo punto gli EICOSANOIDI sono molecole biologicamente attive con azioni diverse e spesso contrapposte e vengono divisi in due categorie:
-      eicosanoidi buoni: vasodilatatori, antiaggreganti, antinfiammatori, 
   antitumorali, rafforzatori del sistema immunitario;
-      eicosanoidi cattivi: vasocostrittori, aggreganti sanguigni, intensificatori
   dell’infiammazione, depressori del sistema immunitario;
 
. Capiamo perché un aumento di quest’ultima può aprire la strada verso la formazione e iperproduzione di eicosanoidi cattivi con simultanea riduzione di quelli buoni. Per di più si è visto che un aumento degli eicosanoidi cattivi aumenta la secrezione acida dello stomaco e predisposizione ad ulcere gastriche, a livello del sistema respiratorio aumenta possibilità di broncospasmo e a livello del sistema neuropsicologico, un aumento di attacchi di panico.
Per di più, cosa molto importante l’insulina ha una azione diretta anche sul Centro TALAMICO DELL’APPETITO aumentando il senso di fame.
Si è visto che un uso di minerali e Vitamine quali: complesso vitaminico B,
Vitamina C,Vitamina E, Magnesio, Zinco, Flavonoidi e Carotenoidi inibiscono la produzione di eicosanoidi cattivi e radicali liberi.
Detto ciò ricordiamoci però che la risposta insulinica non è uguale per tutti e dipende dalle caratteristiche genetiche, se in famiglia cìè predisposizione al diabete e soprattutto dalla percentuale di massa grassa, dalla percentuale di massa magra e dai grassi saturi che un individuo ha nel suo corpo!

11k_Alimentazione a cura della Dott.ssa Michela Favaretti

 

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